L’olio contraffatto venduto in Italia e all’estero, anche a rinomati ristoranti
15.05.2019 – Il crollo della produzione di olive in Puglia, con valori minimi registrati negli ultimi 25 anni, determina per i consumatori un rischio maggiore di cadere vittime di frodi e speculazioni. A sostegno di ciò, i carabinieri del Nas di Foggia, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno scoperto nell’ambito dell’operazione “Oro Giallo” una vera e propria associazione di “falsari” di olio.
L’operazione rappresenta una delle più rilevanti indagini svolte negli ultimi anni nel contrasto di fenomeni criminali agroalimentari che ha visto la partecipazione di oltre 250 militari e la collaborazione di forze di polizia straniere, Eurojust (Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale) ed Europol.
I falsari, creando società fittizie con annessi frantoi inesistenti nei quali sostenevano di produrre olio d’oliva extravergine, erano riusciti a mettere in piedi una vera propria filiera criminale dell’olio e a intessere una rete commerciale di rilevanza europea, in particolare in Germania.
Nello specifico, vendevano in Italia e all’estero, a prezzi molto più bassi rispetto al vero valore di mercato, olio di semi di soia addizionato con clorofilla spacciandolo per olio extravergine di oliva.
I carabinieri hanno eseguito 24 misure cautelari, 17 delle quali a Cerignola (Foggia).
