Quando conviene mangiare carne bianca e quando carne rossa?

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08 Ago 2018

Dal punto di vista della composizione nutrizionale, le carni bianche sono generalmente consigliate perché più magre; questo è generalmente vero, ma non lasciamoci trarre in inganno dimenticando che vi sono sempre alcune eccezioni: ad esempio, troviamo più grassi saturi e colesterolo nelle alette di pollo consumate con la pelle che non nel filetto di maiale, così come assumiamo più grassi con la sovra-coscia di tacchino che non con una bistecca di vitello magro.

Dunque, non tutte le pietanze a base di carni bianche sono necessariamente più indicate e salutari.

Il contenuto di ferro eme è generalmente più elevato nelle carni rosse, proprio per il maggior accumulo di mioglobina; tuttavia, alcuni tagli di carni considerate bianche, come la coscia del pollo o del coniglio, apportano circa la stessa dose di ferro di certe carni rosse: in 100 g di coscia di coniglio troviamo circa 1 mg di ferro, mentre nella stessa quantità di bistecca di maiale sono reperibili 1,2 mg di ferro.

Detto questo, una sana alimentazione prevede una corretta alternanza di carni bianche e rosse: il suggerimento delle linee guida è di portare in tavola 2 o 3 volte a settimana la carne bianca e 1 o 2 volte quella rossa, senza superare una frequenza complessiva di 3-4 volte a settimana.

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