Salute e Alimentazione, la Mediterranea vince la sfida mondiale delle diete

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30 Gen 2019

Salute e Alimentazione, la Mediterranea vince la sfida mondiale delle diete

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La Dieta Mediterranea è la migliore dieta al mondo del 2019, sulla base del best diet ranking 2019 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.

La dieta mediterranea ha vinto la sfida tra 41 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

Infatti il voto assegnato dagli esperti al fattore “healty” è stato pari a 4.9 su 5!

Ma non solo, la Dieta Mediterranea si posiziona anche al primo posto nella speciale classifica delle “più facili diete da seguire” con una valutazione pari a 3.8 su 5. Secondo il magazine americano infatti la Dieta Mediterranea è la più user-friendly per la sua capacità di saziare senza rinunciare al sapore, non impone particolari requisiti troppo impegnativi da seguire né tantomeno basata solo su un numero esiguo di alimenti o nutrienti. Anzi la varietà di sapori è proprio il suo punto di forza principale.

In totale, il primato della dieta mediterranea è ottenuto grazie alla sua supremazia anche su altre 4 specifiche categorie:
– “migliore alimentazione per la salute“,
– “prevenzione e cura del diabete“,
– “benefici per il cuore
– e per l’elevata “presenza di alimenti di origine vegetale”.

Si tratta di un ulteriore riconoscimento per la dieta mediterranea che, rappresenta il giusto riconoscimento alle qualità del Made in Italy agroalimentare ed ha consentito all’Italia di conquistare con ben il 7% della popolazione, il primato della quota più alta di ultraottantenni in Europa davanti a Grecia e Spagna, ma anche una speranza di vita che è tra le più alte a livello mondiale ed è pari a 80,6 per gli uomini e a 85 per le donne, secondo un’elaborazione della Coldiretti.

Un riconoscimento legittimato ancor più dall’’iscrizione della stessa dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco nel 2013. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno.

Il nuovo riconoscimento rappresenta una risposta ai bollini allarmistici fondati sui componenti nutrizionali che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile, stanno applicando sugli alimenti ma che rischiano di colpevolizzare oltre misura quelli della dieta mediterranea perché prendono in considerazione solo i contenuti in grassi, zuccheri o sale, senza però offrire in realtà una giusta misura di salubrità. Questo sistema infatti rischia di favorire molti prodotti artificiali molto meno salutari rispetto ad uso consapevole  dell’olio extravergine, il prodotto simbolo della dieta mediterranea.

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