Nota fin dai tempi antichi, la pera è ricca di numerosi nutrienti, è utile nella prevenzione del diabete ed è un valido alleato per la riduzione del colesterolo.
Ma ricordatevi di non sbucciarla: è lì, proprio nella buccia, che si concentrano gran parte delle proprietà utili all’organismo umano.
Ma quale pera scegliere? Dipende dalla stagione, dai vostri gusti e dagli usi che ne dovete fare. Vediamo le più note ed utilizzate.
La pera William, o Barlett, è presente da agosto a novembre, ha una forma tondeggiante, di media grandezza, con buccia color giallo-rossastro prevalentemente liscia tranne che verso il peduncolo, dove è più rugginosa, e polpa di colore avorio.
Famosa come frutto fresco da tavola, è largamente utilizzata nell’industria di trasformazione per succhi e sciroppi.
Una variante della William è la varietà rossa, nota anche come Max Red Bartlett, presente da agosto a gennaio.
La Abate Fetel, presente nella prima metà di settembre, ha una forma allungata, a fiaschetto, e dimensioni piuttosto grosse.
La buccia è di colore verde-giallo e parzialmente ferruginosa.
La polpa è bianca, granuloso, profumate gradevole.
È una varietà resistente e si produce, in Italia, solo in Emilia Romagna, dove ha ottenuto anche il riconoscimento IGP.
La pera Conference ha una dimensione media e una forma conico allungata, con il peduncolo lungo, sottile e ricurvo.
La polpa è piuttosto fine, di colore bianco avorio, molto succosa, poca acidula. Molto apprezzata sul mercato ortofrutticolo.
La Spinella, di media grandezza, ha una forma tozza, la buccia gialla (chiazzata di rosso con punteggiatura), la polpa è poco succosa ma dolce.
La raccolta di ottobre/novembre può essere conservata fino a marzo/aprile.
Oltre ad essere consumata come frutta fresca viene prevalentemente utilizzata cotta e nella preparazione del vino cotto per arricchire il mosto di tannini e zuccheri.
La Decana del Comizio è una varietà di pera di grosse dimensioni e tondeggiante, con buccia liscia di colore verde-giallo, che tende al rosso se esposta al sole.
La polpa è bianca, fine e compatta, leggermente aromatica ed acidula, dolce e succosa.
Il frutto deve essere manipolato con delicatezza perché sensibile alle ammaccature.
Si presta molto bene alla cottura, alla preparazione di marmellata e ai succhi di frutta.
La Kaiser (nota anche come Butirra, Bosc o Imperatore Alessandro), è presente nel mese di settembre.
Molto diffusa e commercializzata in Europa, ha grosse dimensioni e forma allungata; la buccia è di color tabacco e la polpa bianca giallastra, poco granulosa ma dal sapore aromatico.
Una volta scelta la varietà, vediamo qualche consiglio di acquisto.
La pera è un frutto acquistabile anche acerbo, perché continuerà il processo di maturazione a casa senza particolari problematiche, purché ben conservato.
Sarà importante, quindi, conservarlo in un sacchetto di carta, come quello del pane, a temperatura ambiente.
Non utilizzare sacchetti di plastica che non liberano umidità e favoriscono il marcire del frutto.
Se acquistate pere ben mature, riponetele nel cassetto della frutta in frigorifero, prestando attenzione a non tenerle a contatto con altri frutti: le pere, infatti, producono etilene, un gas che favorisce la maturazione della frutta.
Ricordate, infine, che le pere vanno maneggiate con cura perché sono facilmente ammaccabili.
Questo frutto, appartenente alla famiglia delle Rosaceae è, come la mela, un pomo considerato in botanica un “falso frutto”, cioè la parte che corrisponde al frutto vero e proprio è solo il torsolo.
Apprezzata per la sua fragranza e la sua succosità, la pera può assumere diverse forme e misure, a seconda della varietà.
La buccia si presenta di vari colori: dal verde al giallo, dal rosso al marrone.
La polpa, o mesocarpo, può essere setolosa, croccante, burrosa, e talvolta avere delle cellule petrose (sclereidi) che le conferiscono una consistenza granulosa.
Come pianta di “pero comune” vengono classificate una serie di piante derivate da incroci tra peri selvatici europei con altre specie.
Il pero è un albero vigoroso, di forma piramidale nei primi anni e tendenzialmente globosa nella maturità.
La pianta non tollera temperature troppo basse d’inverno e molto alte in estate, predilige un clima temperato, oltre che un terreno leggero, fertile e un Ph non eccessivamente acido perché non tollera la carenza di magnesio, i terreni argillosi e calcarei.
La concimazione è d’obbligo ma solo dopo un’analisi del terreno e fogliare per evidenziare le carenze.
E’ consigliabile un sistema di irrigazione a “microportata” perché l’apporto idrico è fondamentale: evitare una elevata disponibilità d’acqua durante la crescita vegetativa e nella fase di post raccolta, e non creare uno stress da carenza durante i periodi pre e post fioritura.
Per quanto riguarda la potatura, è consigliabile diradare e sfoltire i rami, ma non raccorciarli, quindi tendere a piegature anziché a tagli.
La raccolta va da giugno ad ottobre ed il momento più opportuno da scegliere è determinato dal colore della buccia e della polpa, dalla durezza del frutto e dalla resistenza al distacco.
La maggior parte delle piante di Pyrus sono auto sterili quindi l’impollinazione avviene attraverso l’intervento di api ed insetti.
Le famiglie italiane posizionano questo frutto al quarto posto nei loro acquisti (dopo mele, arance, e banane), sebbene il nostro paese sia tra i primi produttori in Europa.
Le regioni a maggiore vocazione sono Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Piemonte.
Oltre all’Italia, in Europa la coltivazione della pera è diffusa anche in Spagna, Polonia, Olanda, Francia e Germania.
A livello globale, inoltre, sono paesi produttori anche Cina e Stati Uniti d’America.
La pera è prodotta nel periodo che va da giugno ad ottobre.
In Italia predominano le pere autunnali concentrate nei mesi di settembre, ottobre e dicembre.
La pera è un ottimo alleato della nostra salute e della nostra linea. Questo frutto riesce a dare energia e senso di sazietà, senza un eccessivo apporto calorico.
Racchiude acqua, zuccheri, pochissimi grassi, proteine, vitamine e un buon contenuto di potassio e di fibre.
Un solo frutto offre il 16% delle fibre necessarie in un giorno al nostro corpo, ed il 10% della vitamina C.
La pera svolge un’azione antiossidante ed aiuta l’organismo a proteggersi dai radicali liberi; ha il mix vitaminico giusto per proteggere la pelle dall’invecchiamento e dai segni di stanchezza.
Grazie ai molti polifenoli che contiene, ha anche un’influenza benefica rispetto alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Il suo consumo è indicato, infatti, anche per chi deve tenere sotto controllo la pressione sanguinea.
La pera, infine, è utile ingrediente per i prodotti per la cura della persona, soprattutto le creme per il corpo.
Per maggiori approfondimenti, consulta la tabella di composizione degli alimenti di CREA e LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) per la popolazione italiana – IV Revisione (ex INRAN)
La pera, presente nelle regioni dell’Europa sud-orientale e dell’Asia occidentale, ha origini che risalgono alla preistoria; secondo Omero era amata dalle divinità e dagli eroi, considerato un frutto sano e gustoso.
Indicazioni più precise sulla produzione e sulle varietà risalgono a Catone, intorno al 200 a.C., e soprattutto Plinio, due secoli più tardi, nei cui testi si leggono indicazioni sulle tecniche di coltivazione della pera.
Delle 40 varietà di pere conosciute nell’Impero Romano, oggi siamo arrivati a quasi 5.000.
Nel 1500 circa, la pianta, come altri alberi da frutto, venne utilizzata per decorare i giardini.
Nel Settecento era così di moda mangiarne i frutti per strada che venivano vendute pere cotte ricoperte di caramello ed infilzate con un bastoncino dal “peracottaro”.
La pera si sposa perfettamente con i formaggi, soprattutto se dal gusto deciso e tendente al piccante, da cui il celebre detto “al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”.
Nota fin dai tempi antichi, la pera è ricca di numerosi nutrienti, è utile nella prevenzione del diabete ed è un valido alleato per la riduzione del colesterolo.
Ma ricordatevi di non sbucciarla: è lì, proprio nella buccia, che si concentrano gran parte delle proprietà utili all’organismo umano.
Ma quale pera scegliere? Dipende dalla stagione, dai vostri gusti e dagli usi che ne dovete fare. Vediamo le più note ed utilizzate.
La pera William, o Barlett, è presente da agosto a novembre, ha una forma tondeggiante, di media grandezza, con buccia color giallo-rossastro prevalentemente liscia tranne che verso il peduncolo, dove è più rugginosa, e polpa di colore avorio.
Famosa come frutto fresco da tavola, è largamente utilizzata nell’industria di trasformazione per succhi e sciroppi.
Una variante della William è la varietà rossa, nota anche come Max Red Bartlett, presente da agosto a gennaio.
La Abate Fetel, presente nella prima metà di settembre, ha una forma allungata, a fiaschetto, e dimensioni piuttosto grosse.
La buccia è di colore verde-giallo e parzialmente ferruginosa.
La polpa è bianca, granuloso, profumate gradevole.
È una varietà resistente e si produce, in Italia, solo in Emilia Romagna, dove ha ottenuto anche il riconoscimento IGP.
La pera Conference ha una dimensione media e una forma conico allungata, con il peduncolo lungo, sottile e ricurvo.
La polpa è piuttosto fine, di colore bianco avorio, molto succosa, poca acidula. Molto apprezzata sul mercato ortofrutticolo.
La Spinella, di media grandezza, ha una forma tozza, la buccia gialla (chiazzata di rosso con punteggiatura), la polpa è poco succosa ma dolce.
La raccolta di ottobre/novembre può essere conservata fino a marzo/aprile.
Oltre ad essere consumata come frutta fresca viene prevalentemente utilizzata cotta e nella preparazione del vino cotto per arricchire il mosto di tannini e zuccheri.
La Decana del Comizio è una varietà di pera di grosse dimensioni e tondeggiante, con buccia liscia di colore verde-giallo, che tende al rosso se esposta al sole.
La polpa è bianca, fine e compatta, leggermente aromatica ed acidula, dolce e succosa.
Il frutto deve essere manipolato con delicatezza perché sensibile alle ammaccature.
Si presta molto bene alla cottura, alla preparazione di marmellata e ai succhi di frutta.
La Kaiser (nota anche come Butirra, Bosc o Imperatore Alessandro), è presente nel mese di settembre.
Molto diffusa e commercializzata in Europa, ha grosse dimensioni e forma allungata; la buccia è di color tabacco e la polpa bianca giallastra, poco granulosa ma dal sapore aromatico.
Una volta scelta la varietà, vediamo qualche consiglio di acquisto.
La pera è un frutto acquistabile anche acerbo, perché continuerà il processo di maturazione a casa senza particolari problematiche, purché ben conservato.
Sarà importante, quindi, conservarlo in un sacchetto di carta, come quello del pane, a temperatura ambiente.
Non utilizzare sacchetti di plastica che non liberano umidità e favoriscono il marcire del frutto.
Se acquistate pere ben mature, riponetele nel cassetto della frutta in frigorifero, prestando attenzione a non tenerle a contatto con altri frutti: le pere, infatti, producono etilene, un gas che favorisce la maturazione della frutta.
Ricordate, infine, che le pere vanno maneggiate con cura perché sono facilmente ammaccabili.
Questo frutto, appartenente alla famiglia delle Rosaceae è, come la mela, un pomo considerato in botanica un “falso frutto”, cioè la parte che corrisponde al frutto vero e proprio è solo il torsolo.
Apprezzata per la sua fragranza e la sua succosità, la pera può assumere diverse forme e misure, a seconda della varietà.
La buccia si presenta di vari colori: dal verde al giallo, dal rosso al marrone.
La polpa, o mesocarpo, può essere setolosa, croccante, burrosa, e talvolta avere delle cellule petrose (sclereidi) che le conferiscono una consistenza granulosa.
Come pianta di “pero comune” vengono classificate una serie di piante derivate da incroci tra peri selvatici europei con altre specie.
Il pero è un albero vigoroso, di forma piramidale nei primi anni e tendenzialmente globosa nella maturità.
La pianta non tollera temperature troppo basse d’inverno e molto alte in estate, predilige un clima temperato, oltre che un terreno leggero, fertile e un Ph non eccessivamente acido perché non tollera la carenza di magnesio, i terreni argillosi e calcarei.
La concimazione è d’obbligo ma solo dopo un’analisi del terreno e fogliare per evidenziare le carenze.
E’ consigliabile un sistema di irrigazione a “microportata” perché l’apporto idrico è fondamentale: evitare una elevata disponibilità d’acqua durante la crescita vegetativa e nella fase di post raccolta, e non creare uno stress da carenza durante i periodi pre e post fioritura.
Per quanto riguarda la potatura, è consigliabile diradare e sfoltire i rami, ma non raccorciarli, quindi tendere a piegature anziché a tagli.
La raccolta va da giugno ad ottobre ed il momento più opportuno da scegliere è determinato dal colore della buccia e della polpa, dalla durezza del frutto e dalla resistenza al distacco.
La maggior parte delle piante di Pyrus sono auto sterili quindi l’impollinazione avviene attraverso l’intervento di api ed insetti.
Le famiglie italiane posizionano questo frutto al quarto posto nei loro acquisti (dopo mele, arance, e banane), sebbene il nostro paese sia tra i primi produttori in Europa.
Le regioni a maggiore vocazione sono Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Piemonte.
Oltre all’Italia, in Europa la coltivazione della pera è diffusa anche in Spagna, Polonia, Olanda, Francia e Germania.
A livello globale, inoltre, sono paesi produttori anche Cina e Stati Uniti d’America.
La pera è prodotta nel periodo che va da giugno ad ottobre.
In Italia predominano le pere autunnali concentrate nei mesi di settembre, ottobre e dicembre.
La pera è un ottimo alleato della nostra salute e della nostra linea. Questo frutto riesce a dare energia e senso di sazietà, senza un eccessivo apporto calorico.
Racchiude acqua, zuccheri, pochissimi grassi, proteine, vitamine e un buon contenuto di potassio e di fibre.
Un solo frutto offre il 16% delle fibre necessarie in un giorno al nostro corpo, ed il 10% della vitamina C.
La pera svolge un’azione antiossidante ed aiuta l’organismo a proteggersi dai radicali liberi; ha il mix vitaminico giusto per proteggere la pelle dall’invecchiamento e dai segni di stanchezza.
Grazie ai molti polifenoli che contiene, ha anche un’influenza benefica rispetto alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Il suo consumo è indicato, infatti, anche per chi deve tenere sotto controllo la pressione sanguinea.
La pera, infine, è utile ingrediente per i prodotti per la cura della persona, soprattutto le creme per il corpo.
Per maggiori approfondimenti, consulta la tabella di composizione degli alimenti di CREA e LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) per la popolazione italiana – IV Revisione (ex INRAN)
La pera, presente nelle regioni dell’Europa sud-orientale e dell’Asia occidentale, ha origini che risalgono alla preistoria; secondo Omero era amata dalle divinità e dagli eroi, considerato un frutto sano e gustoso.
Indicazioni più precise sulla produzione e sulle varietà risalgono a Catone, intorno al 200 a.C., e soprattutto Plinio, due secoli più tardi, nei cui testi si leggono indicazioni sulle tecniche di coltivazione della pera.
Delle 40 varietà di pere conosciute nell’Impero Romano, oggi siamo arrivati a quasi 5.000.
Nel 1500 circa, la pianta, come altri alberi da frutto, venne utilizzata per decorare i giardini.
Nel Settecento era così di moda mangiarne i frutti per strada che venivano vendute pere cotte ricoperte di caramello ed infilzate con un bastoncino dal “peracottaro”.
La pera si sposa perfettamente con i formaggi, soprattutto se dal gusto deciso e tendente al piccante, da cui il celebre detto “al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”.