“Glocalità” è un neologismo che indica l’interesse sempre più spiccato, a livello globale, per ciò che è locale, specifico, unico. Questo modo di guardare alla realtà del mondo globalizzato, ha investito anche il cibo, anzi ne ha fatto il suo baluardo. La cucina italiana ovviamente non poteva mancare nel portare la sua storia e la sua tradizione in tutto il mondo.
C’è da dire però che anche la cultura del cibo italiana si fa influenzare dal resto del mondo: sostituisce per esempio i francesismi (non più chic) ad inglesismi e crea un nuovo linguaggio per raccontare il gusto di ciò che non può essere gustato.
Attraverso la lingua, la nostra tradizione culinaria e soprattutto quella regionale riesce a farsi strada sempre di più nell’immaginario globale, rientrando addirittura, come nel caso dell’arancino (sì, al maschile), nell’Oxford English Dictionary. E in questo esempio riusciamo a capire l’importanza del regionalismi linguistici quando si parla di cibo: raccontano la tradizione e la portano in tutto il mondo.
Fonte: COOK.IT
