Benefici dei legumi per la nostra salute

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10 Feb 2021

Benefici dei legumi per la nostra salute

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Per il nostro corpo…

I legumi più diffusi in Italia sono i fagioli, i piselli, le lenticchie, i ceci e le fave oltre a cicerchie, lupini e soia.
I legumi sono un’ottima fonte di proteine e di fibre alimentari, utili per regolare le funzioni intestinali e per il controllo dei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue.
Contengono inoltre sali minerali, come ferro, calcio, potassio, fosforo e magnesio, vitamine del gruppo B e, quando sono freschi, anche la vitamina C.

E per l’ ambiente

Dal punto di vista ambientale le piante di legumi hanno un importante ruolo nella difesa della fertilità dei suoli grazie alla loro capacità di fissare l’azoto al terreno, riducendo così l’uso di concimi chimici e contribuendo alla difesa delle acque e dell’ambiente.
Inoltre, rispetto ad altri cibi altamente proteici, come per esempio la carne, la produzione di legumi consuma pochissima acqua ed è quindi un alleato nella salvaguardia dell’ambiente.

Covid-19 e Legumi

Nell’anno della pandemia il consumo di legumi è aumentato notevolmente.
L’acquisto di ceci per esempio, è salito del 12% mentre quello dei fagioli del 28%.

Le ragioni dietro questi numeri sono legate al desiderio di fare scelte di consumo più sostenibili e salutari e dall’altro la necessità di fare scorta di cibo in scatola durante il periodo pandemico.

Ad aumentare sono anche i prodotti trasformati a base di farina di legumi come biscotti, crackers, pasta e sostituti del pane.

Inoltre, rispetto all’anno precedente, le importazioni di legumi in Italia hanno sfiorato i 389 milioni di chili in crescita del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con il raddoppio dei ceci stranieri (+105%) e la corsa di lenticchie (+45%), fave (+23,5%), piselli (+20,8%) e fagioli (+23,5%).

I legumi arrivano da lontano…

Il 90% delle lenticchie consumate in Italia sono straniere, soprattutto di origine americana e canadese.

I numeri sono altrettanto alti quando si parla di esportazioni di fagioli, piselli e ceci mentre la provenienza varia tra la Turchia e vari paesi dell’America Latina e del Medio Oriente.

Purtroppo all’estero non vengono rispettate le stesse normative che vigono nel nostro Paese in materia di utilizzo di sostanze chimiche, come nel caso del glifosato, ma anche per quanto riguarda le condizioni di lavoro come per i fagioli dal messicani inseriti nella black list dal Ministero del Lavoro degli Stati Uniti nell’ultimo rapporto sullo sfruttamento del lavoro minorile.

E’ necessario quindi assicurare che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute.

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