Con più di una bottiglia di olio extravergine d’oliva su quattro di provenienza extracomunitaria (27%) che è risultata falsa è importante l’attività di controllo a tutela dei cittadini consumatori e delle aziende agricole in un Paese come l’Italia dove nel 2021 sono arrivati ben 540 milioni di chili di prodotto dall’estero, quasi il doppio della produzione nazionale, l’80% in più rispetto all’anno precedente (dati Istat).
L’operazione Verum et oleum condotta dalla Guardia di Finanza e dall’Icqrf del Ministero delle Politiche agricole ha portato alla scoperta di 2,3 milioni di litri di olio irregolare che entravano nel nostro paese attraverso operatori del settore oleario presenti in tutto il territorio nazionale e i principali porti di ingresso delle materie prime di provenienza estera.
Le frodi non solo ingannano i cittadini ma fanno crollare i prezzi dei prodotti di qualità in una situazione resa già difficile dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero. Da difendere c’è una produzione nazionale di oltre 300 milioni di chili nel 2021 ottenuta grazie al lavoro delle circa 400 mila aziende agricole nazionali impegnate a coltivare ulivi in Italia, che può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 Dop e 4 Igp) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo.