Carabinieri: sventata frode nel commercio di cibo DOP e IGP per un valore di 100 mila euro

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26 Giu 2019

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I Carabinieri per la Tutela Agroalimentare hanno denunciato il rappresentante legale di una ditta in provincia di Roma e sequestrato circa 12 tonnellate di alimenti evocanti marchi Dop e Igp

25.06.2019 – Nelle ultime settimane, i Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare di Parma, Roma e Salerno hanno intensificato le attività di controllo a tutela degli operatori del comparto agroalimentare e della sicurezza alimentare dei consumatori.

All’esito dei recenti controlli presso aziende di produzione e vendita nel settore dei prodotti e denominazione e indicazione di origine protetta, i Carabinieri hanno sanzionato i responsabili delle truffe alimentari con il sequestro complessivo di 12 tonnellate di cibi e contestato illeciti amministrativi per 34.500 euro.

In provincia di Parma oltre al sequestro di 455 kg di prodotti come prosciutti, lardo e spalle di suino stagionate per carenza di rintracciabilità, i Carabinieri hanno accertato che ben 22 Prosciutti di Parma DOP riportavano indicazioni non conformi a quanto previsto dal disciplinare di produzione.

Sempre in Emilia Romagna, ma in provincia di Ferrara, i Carabinieri hanno sequestrato poco meno di 5 tonnellate di Aglio di Voghiera DOP perché privo di rintracciabilità.

Nella provincia di Trento, le irregolarità scoperte per mancata rintracciabilità hanno portato i Carabinieri a sequestrare 422 kg tra speck, prosciutti, bresaola, lardo e guanciale, 56 tranci di Prosciutto di Parma DOP non conformi e 34 confezioni di formaggi (Gorgonzola, Trentingrana e Castelmagno) che evocavano in modo fraudolento prodotti a denominazione di origine.

In provincia di Salerno, a finire sotto sequestro dopo gli accertamenti dei Carabinieri sono  stati oltre 12 mila barattoli di Pomodoro San Marzano DOP (oltre 6  tonnellate) confezionati con etichette non approvate dal consorzio.

Infine nella zona della Capitale è stato denunciato il rappresentante legale di una ditta fornitrice di generi alimentari, per frode nell’esercizio del commercio aggravata (artt.515 e 517bis c.p.), poiché dalla documentazione contabile risulta aver commercializzato mozzarelle di latte misto (bufalino e vaccino) come Mozzarella di Bufala Campana DOP.

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