Carabinieri: Frode ai fondi comunitari, sequestrati i beni di un imprenditore agricolo in Sicilia

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16 Set 2019

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Le indagini condotte dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare hanno scoperto un articolato meccanismo di truffe contro l’AGEA, attraverso la presentazione di domande uniche di pagamento false

Messina, 16.09.2019 – I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina hanno dato esecuzione ad una  misura cautelare a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, dott. Eugenio Aliquò, a carico di un imprenditore agricolo di Tortorici.

Il Reparto dell’Arma appositamente istituito per la lotta al contrasto alle frodi comunitarie con competenza sulle Regioni Sicilia e Calabria e diretto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Patti dott. Andrea Apollonio e coordinato dal Procuratore della Repubblica dott. Angelo Cavallo, ha scoperto un articolato meccanismo di truffe.

L’indagato aveva dichiarato falsamente la conduzione di terreni senza averne la materiale disponibilità, indicando contratti di affitto del tutto falsi.

Il provvedimento, della durata di un anno, ha prescritto il divieto di svolgere attività d’impresa in qualsiasi forma e di ricoprire un qualsivoglia incarico societario.

Il G.I.P., condividendo con il Pubblico Ministero l’esigenza di mezzi cautelari, al fine di impedire la prosecuzione delle condotte illecite, ha quindi disposto la misura interdittiva e il sequestro dei beni per un valore equivalente a quello delle somme indebitamente percepite.

È stato disposto, altresì, il sequestro preventivo delle disponibilità liquide presenti nei conti correnti dell’indagato e di beni per oltre 100.000 euro.

L’operazione testimonia il lavoro dei Carabinieri impegnati sul territorio nella lotta alle frodi in danno sia al bilancio dello Stato che a quello dell’Unione Europea e rappresenta l’esito dell’efficace azione di contrasto posta in essere dall’Autorità Giudiziaria.

Mediante una precisa attività di coordinamento nelle indagini, l’adozione di un tale provvedimento ha voluto sia impedire la prosecuzione dell’attività delittuosa che consentire il recupero delle indebite somme percepite dall’indagato in spregio alle normative ed a discapito dei numerosi imprenditori onesti.

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