Quando si vuole acquistare la seppia per riconoscerne la freschezza occorre prestare molta attenzione al colore: più la colorazione è viva e intensa, nelle sue varie sfumature, più è garantita la freschezza.
La seppia è largamente consumata in cucina, è un mollusco molto versatile e si presta a diverse preparazioni: marinata, fritta, sott’olio, in umido, ai ferri, bollita, affumicata, ecc.
Il “nero di seppia” è anche molto famoso e viene spesso utilizzato per la preparazione del sugo per risotti o pasta.
La seppia è un mollusco cefalopode decapode dal corpo ovale ed appiattito.
Presenta otto braccia più corte, munite di quattro serie di ventose, e due tentacoli retrattili più lunghi. La bocca è con becco, simile a quello di pappagallo.
Il colore del dorso è variabile dal bruno-nerastro al giallastro, con striature chiare trasversali.
Per la pesca della seppia si utilizzano reti da posta, nasse e reti a strascico.
La seppia vive nei fondali non molto profondi e predilige quelli sabbiosi o melmosi oppure dove si trovano praterie di posidonia.
Si può trovare in tutti i mari italiani soprattutto nell’Adriatico ed è possibile trovarla anche nell’Oceano Atlantico orientale, nel Mar Baltico e nel Mar Mediterraneo.
Le seppie sono sempre disponibili ma per un acquisto sostenibile se ne consiglia il consumo nei mesi da agosto a novembre.
Le carni della seppia sono molto ricche di vitamine, soprattutto A, B1 e D e naturalmente è molto alto anche il contenuto di sali minerali quali fosforo, calcio, potassio.
La seppia è ricca di proteine ad alto valore biologico.
Contiene inoltre molte fibre e ciò rende le carni degli esemplari più grandi di masticazione un po’ difficoltosa, tuttavia hanno un alto grado digeribilità quindi sono davvero perfette per l’alimentazione di tutti.
Quando si vuole acquistare la seppia per riconoscerne la freschezza occorre prestare molta attenzione al colore: più la colorazione è viva e intensa, nelle sue varie sfumature, più è garantita la freschezza.
La seppia è largamente consumata in cucina, è un mollusco molto versatile e si presta a diverse preparazioni: marinata, fritta, sott’olio, in umido, ai ferri, bollita, affumicata, ecc.
Il “nero di seppia” è anche molto famoso e viene spesso utilizzato per la preparazione del sugo per risotti o pasta.
La seppia è un mollusco cefalopode decapode dal corpo ovale ed appiattito.
Presenta otto braccia più corte, munite di quattro serie di ventose, e due tentacoli retrattili più lunghi. La bocca è con becco, simile a quello di pappagallo.
Il colore del dorso è variabile dal bruno-nerastro al giallastro, con striature chiare trasversali.
Per la pesca della seppia si utilizzano reti da posta, nasse e reti a strascico.
La seppia vive nei fondali non molto profondi e predilige quelli sabbiosi o melmosi oppure dove si trovano praterie di posidonia.
Si può trovare in tutti i mari italiani soprattutto nell’Adriatico ed è possibile trovarla anche nell’Oceano Atlantico orientale, nel Mar Baltico e nel Mar Mediterraneo.
Le seppie sono sempre disponibili ma per un acquisto sostenibile se ne consiglia il consumo nei mesi da agosto a novembre.
Le carni della seppia sono molto ricche di vitamine, soprattutto A, B1 e D e naturalmente è molto alto anche il contenuto di sali minerali quali fosforo, calcio, potassio.
La seppia è ricca di proteine ad alto valore biologico.
Contiene inoltre molte fibre e ciò rende le carni degli esemplari più grandi di masticazione un po’ difficoltosa, tuttavia hanno un alto grado digeribilità quindi sono davvero perfette per l’alimentazione di tutti.