Guardia di Finanza: sventata truffa di Aceto Balsamico IGP

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07 Feb 2018

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ICQRF e Guardia di Finanza insieme contro le frodi agroalimentari nel settore delle produzioni a indicazione geografica

Bari 06.02.2018 – La Guardia di Finanza di Mola ha scoperto un tentativo di frode agroalimentare nel settore della produzione dell’Aceto Balsamico di Modena.

L’attività è stata condotta in collaborazione con i funzionari del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per la tutela della qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) di Bari.

La truffa prevedeva, in violazione del disciplinare di produzione, l’utilizzo di ingenti quantitativi di mosti di uve da vino da tavola a basso prezzo. Il disciplinare di tale prodotto ad Indicazione Geografica Protetta (IGP) prevede infatti l’esclusivo impeiego di particolari vitigni pregiati (Lambruschi, Sangiovese, Trebbiani, Albana, Ancellotta, Fortana, Montuni) che sul mercato hanno un prezzo di circa il 30-40% superiore.

L’importante risultato è stato possibile grazie a meticolose investigazioni che hanno permesso di scoprire un deposito abusivo di mosti di uve (circa 7mila ettolitri) detenuto completamente “in nero” in una vecchia cantina in disuso nella zona industriale di Rutigliano (Bari) dalla quale, in piena notte, uscivano cisterne con destinazione Cerignola (Foggia). Qui poi avveniva la produzione in frode dell’aceto balsamico di Modena.

Durante i controlli sono stati in totale sequestrati oltre 13 ettolitri e tre imprenditori denunciati per truffa aggravata, frode in commercio e contraffazione della denominazione di origine dei prodotti agroalimentari

L’attività, dichiarano le Fiamme Gialle nel comunicato, è stata «diretta soprattutto alla tutela dei consumatori e delle aziende di settore che operano nella totale legalità».

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Informazioni sull’attività delle Fiamme Gialle nel settore agroalimentare e dell’ICQRF

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