NAS: Carabinieri sempre in prima linea nei controlli in ambito alimentare

Di:

07 Lug 2018

Di:

Negli ultimi mesi i militari dei Carabinieri per la Tutela della Salute hanno intensificato i controlli anche nel settore della filiera dei prodotti da agricoltura biologica

06.07.2018 – Da marzo a maggio 2018 su oltre 186 servizi ispettivi nella filiera biologica sono state accertate solo 31 situazioni di irregolarità presso aziende ed esercizi commerciali, a dimostrazione di quanto sia onesta e rispettosa delle norme sulla sicurezza alimentare la gran parte degli operatori del settore agroalimentare italiano. Le pochissime violazioni contestate sono state essenzialmente dovute alla carente applicazione delle procedure di autocontrollo per garantire la sicurezza alimentare, insufficiente etichettatura e detenzione di prodotti alimentari biologici con termini di conservazione superati. Per fortuna, solo in un intervento è stato individuato un caso di frode in commercio presso un’azienda agricola per tentata vendita di prodotti falsamente etichettati come biologici.

In totale, le operazioni dei NAS nel settore biologico hanno portato al sequestro amministrativo di poco più di 100 tonnellate e 1.500 confezioni di alimenti non idonei alla commercializzazione

Un’altra brillante e recente operazione è stata condotta congiuntamente da parte dei Carabinieri del NAS di Parma, Padova e Palermo. In questo caso però gli accertamenti nell’ambito della sicurezza alimentare hanno interessato il settore ittico: nel corso delle verifiche, il personale del NAS ha proceduto alla chiusura di un deposito in Sicilia e al sequestro di oltre 700 confezioni di tonno perché la data di scadenza era stata modificata e altre 2680 confezioni di prodotti ittici poiché prive della documentazione che ne attestava la tracciabilità.

Infine, in provincia di Isernia i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità hanno di recente scoperto che l’olio venduto ad alcuni locali pubblici in realtà era contraffatto: si trattava di un pessimo olio di semi miscelato ad altre sostanze coloranti che veniva spacciato per olio extravergine d’oliva e messo in vendita da due commercianti di origine pugliese.

Simple Share Buttons