Sicurezza Alimentare: presentata la “Campagna di Controllo Oleario 2018” dei Carabienieri per la Tutela Agroalimentare.

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22 Nov 2018

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Ispezionate oltre 100 aziende, denunciate 2 persone e sequestrate circa 50 tonnellate di olio extravergine di oliva privo dei requisiti minimi di sicurezza alimentare

21.11.2018 – Il 20 novembre si è svolta in Roma, presso la sede del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, la conferenza stampa di presentazione dei risultati della “Campagna di Controllo Oleario 2018” condotta dai Reparti Tutela Agroalimentare (RAC).

Nonostante gli eccellenti risultati del settore oleario italiano in termini di sicurezza alimentare, i rilievi svolti hanno fatto emergere una parziale presenza di irregolarità.
L’attività ispettiva dei Carabinieri ha coinvolto in un solo mese ben 105 aziende, una media di oltre 3 al giorno, di cui il 43% è risultata irregolare per violazioni sia di natura penale che amministrativa. Delle 46 tonnellate di olio complessivamente sottoposte a sequestro per un valore totale di mercato pari a 352 mila euro, il 58% è stato di natura penale. In totale però sono solo due le persone deferite all’Autorità Giudiziaria.

Infatti, con riferimento alle violazioni di natura penale, nel corso della Campagna di Controllo i Carabinieri hanno sequestrato presso un’azienda del veronese, 26 mila litri di falso olio extravergine di oliva, per un valore di mercato di 200.000 euro, con conseguente denuncia del titolare per frode in commercio (ex art.515 C.P.).
Presso un altro frantoio, in provincia di Salerno, 2mila litri di olio extravergine di oliva sono stati sequestrati perché dichiarato falsamente biologico, per un valore di mercato di 18.000 euro: il titolare è stato denunciato per frode in commercio aggravata (ai sensi degli artt. 515 e 517 bis C.P.).

In seguito all’accertamento, le sanzioni amministrative elevate dai militari dei Carabinieri dei Reparti di Tutela Agroalimentare (RAC) sono state 31 (per euro 27.584,78) più altre 36 diffide.

Lievi sono state quindi le sanzioni ed i sequestri di natura amministrativa scaturiti dall’accertamento: in particolare è stata ravvisata in alcuni casi la mancata tracciabilità degli alimenti ovvero la mancata istituzione e/o aggiornamento del registro telematico. Altre fattispecie hanno invece riguardato non soltanto l’assenza di indicazioni previste per legge come la categoria dell’olio, la campagna di raccolta e l’origine delle materie prime, ma anche altre pratiche sleali di informazione al consumatore finale.

I risultati di questa importante operazione presso frantoi ed aziende olearie sono stati illustrati alla presenza del Comandante dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, Col. Luigi Cortellessa, e del Comandante del Reparto Tutela Agroalimentare di Roma, Ten. Col. Riccardo Raggiotti.
Gli accertamenti sono stati effettuati dal 15 ottobre al 15 novembre, su tutto il territorio nazionale, dai 5 Reparti di Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina (RAC), con il concorso di alcuni Gruppi Carabinieri Forestali.

 

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